Anche per il 2022 è stato confermato il divieto di emissione della fattura in formato elettronico per tutti i soggetti tenuti all'invio dei dati al “Sistema Tessera Sanitaria”. Pertanto studi medici, poliambulatori, centri diagnostici e strutture sanitarie private in generale non dovranno trasmettere le fatture per le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche al Sistema di Interscambio (Sdi) gestito dall'Agenzia delle Entrate.
Con la conversione in legge del così detto “Decreto fisco-lavoro”, è stato nuovamente prorogato il divieto di emissione della fattura elettronica previsto per i soggetti tenuti all'invio dei dati al Sistema TS, ai fini dell'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Una questione di privacy tuttora irrisolta
La proroga è legata all’impossibilità di garantire la riservatezza ai contribuenti relativamente alle informazioni contenute nel documento fiscale in formato digitale.
Sin dal 2018 il Garante della privacy aveva evidenziato queste criticità, sottolineando la presenza di dati sensibili troppo dettagliati come, ad esempio, il tipo di visita specialistica effettuata, oppure le terapie, i trattamenti terapeutici e i farmaci prescritti.
Tutte indicazioni che, secondo il GDPR devono godere di massima tutela e che, al contrario, se venissero immessi nel Sistema di interscambio (Sdi) sarebbero accessibili a chiunque fosse abilitato, anche legittimamente, ad entrare nel sistema.
Una questione di tutela della riservatezza di primaria importanza che non è ancora stata risolta e che comporterà la prosecuzione del tradizionale metodo di emissione della fattura in formato cartaceo e relativa trasmissione al Sistema TS secondo le ordinarie modalità.
La trasmissione al Sistema Ts
I dati possono essere trasmessi, sia direttamente sia tramite associazioni di categoria o soggetti terzi, attraverso alcuni specifici canali:
- Invio delle spese, singolarmente o cumulativamente, attraverso software gestionali sanitari professionali;
- Inserimento di ogni singola spesa sul sito www.sistemats.it tramite l’applicazione web messa a disposizione dell’utente (funzionalità on line);
- Invio di ogni singola spesa tramite web service (SINCRONO);
- Invio di un file Xml con tutte le spese tramite web service (ASINCRONO).
L'8 febbraio (inizialmente era previsto il 31 gennaio) inderogabilmente scade il termine per la trasmissione delle spese sostenute dai contribuenti nel secondo semestre del 2021, mentre per il 2022 la novità consiste nel fatto che la trasmissione non avrà più cadenza semestrale ma mensile.
Dal 1° gennaio 2022, infatti, la trasmissione al Sistema Ts dovrà essere effettuata entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale: la prima scadenza utile quindi è fissata al 28 febbraio per le fatture di gennaio 2022, poi la prossima il 31 marzo e così via.
Meglio anticipare il cambiamento
L’unica certezza in questo scenario è che anche il settore medico dovrà adeguarsi alla tracciabilità di tutte le operazioni fiscali e, in tempi di “digital transformation”, tutti i processi amministrativi dovrebbero orientarsi ad una maggiore semplicità, efficacia ed automazione per:
- Censire i pazienti in maniera rapida e riservata;
- Semplificare le procedure in linea con le prescrizioni del General Data Protection Regulation (GDPR);
- Verificare automaticamente la correttezza formale dei documenti;
- Introdurre la firma digitale;
- Gestire invio e ricezione delle fatture elettroniche (ove necessario).