Il nuovo Rapporto ISTAT evidenzia il progressivo invecchiamento della popolazione italiana, con oltre 14 milioni di over 65 che rappresentano il 24% della popolazione. Come può il settore sanitario rispondere alle nuove sfide che richiedono una crescente attenzione e maggiori investimenti verso questa fascia d’età? La telemedicina può costituire una risorsa preziosa, supportando il Paese nell'affrontare i cambiamenti posti dalla trasformazione demografica in atto. Vediamo in che modo.
Istat: la popolazione italiana è sempre più anziana
Come illustra il Rapporto annuale ISTAT 2023, la popolazione italiana sta invecchiando. Gli over 65 sono oltre 14 milioni e rappresentano il 24,1% del totale della popolazione, un dato in aumento rispetto all'anno precedente. Analizzando i dati Eurostat, l'Italia presenta l’indice di vecchiaia più elevato rispetto al resto d’Europa, con 187 anziani per ogni 100 giovani nel 2020. Questo squilibrio generazionale è destinato ad accentuarsi nei prossimi anni: nel 2041 gli ultraottantenni saranno oltre 6 milioni.
Un Paese di anziani: quali criticità aspettarsi?
L'aumento degli anziani pone importanti interrogativi sulla capacità del nostro Paese di far fronte a una situazione mai sperimentata prima in termini di proporzioni. Questo riguarda in particolare il sistema sanitario italiano, chiamato ad assistere una fascia di popolazione che, con l’avanzamento dell’età, inevitabilmente deve affrontare patologie croniche.
Già oggi la rete di assistenza sul territorio è messa a dura prova, ma cosa accadrà nei prossimi decenni, con l'incremento esponenziale degli over 80?
Garantire un'adeguata assistenza sociosanitaria a tutti coloro che ne avranno bisogno sarà sempre più complesso. Crescerà inoltre la spesa pubblica in questo settore, con rischi di peggioramento degli standard del SSN, qualora non vengano adottate soluzioni efficaci.
In vista di tale scenario, sarà indispensabile sviluppare nuove forme di assistenza e di accesso ai servizi sanitari per anziani e disabili.
Telemedicina: cos’è?
La telemedicina può essere definita come l'erogazione di servizi sanitari e socio-sanitari attraverso le tecnologie digitali, quando il paziente e il personale sanitario non sono fisicamente nella stessa sede.
Vediamo nel dettaglio in cosa consistono le principali attività di telemedicina:
- la televisita è un atto medico in cui il professionista interagisce a distanza in tempo reale con il paziente, anche con il supporto di un caregiver;
- nella teleconsulenza il professionista interagisce a distanza con uno o più medici per dialogare, anche tramite una videochiamata, riguardo la situazione clinica di un paziente, sulla base di esami clinici, referti o parametri vitali trasmessi digitalmente;
- il telemonitoraggio prevede la rilevazione e trasmissione di parametri biometrici, come pressione e frequenza cardiaca, con l'obiettivo di monitorare pazienti cronici o post-dimissione;
- la teleassistenza consiste nel fornire assistenza sanitaria erogata da professionisti, non necessariamente medici, nell'ambito della cura e riabilitazione di pazienti a domicilio;
- la teleformazione si riferisce a tutte le attività di aggiornamento e formazione svolte grazie alle nuove tecnologie.
I vantaggi della telemedicina sono molteplici: riduce gli spostamenti dei pazienti, soprattutto anziani, malati cronici e persone fragili, diminuisce il rischio di infezioni correlate alle cure, migliora l'accesso ai servizi sanitari anche nelle aree periferiche e deospedalizza quando possibile, con benefici economici e clinici per il sistema sanitario nazionale.
La telemedicina in Italia
In Italia, pur in assenza di una legge quadro, la telemedicina ha trovato una prima disciplina con il Decreto Ministeriale del 12 febbraio 2013. Successivamente, l'art. 8 del DL Semplificazioni ha aperto alla sperimentazione dei servizi di telemedicina, subordinandola all’accreditamento da parte delle Regioni.
Attualmente le sperimentazioni regionali riguardano soprattutto servizi di telemonitoraggio e teleassistenza per pazienti cronici, nonché teleconsulti specialistici.
Le potenzialità di sviluppo nel settore della telemedicina sono molto ampie: importanti investimenti stanno arrivando grazie al PNRR, che ha stanziato oltre 1 miliardo per lo sviluppo dell'assistenza domiciliare integrata e la promozione dei servizi di medicina a distanza.
I vantaggi delle piattaforme di telemedicina
Le piattaforme di telemedicina, se ben strutturate e utilizzate in maniera corretta, possono portare una serie di benefici che nel prossimo futuro faciliteranno la diffusione di questa modalità di erogazione dei servizi sanitari.
Innanzitutto, consentono l'accessibilità e la fruizione immediata dei servizi diagnostici presso il proprio centro medico, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione come anziani e disabili.
In secondo luogo, con la digitalizzazione dei dati clinici e la possibilità di video consulti, le piattaforme di telemedicina possono garantire una maggior continuità assistenziale, facilitando lo scambio di informazioni tra medici e una presa in carico più efficace del paziente nel tempo.
Un altro vantaggio importante riguarda la possibilità di accorciare i tempi della refertazione.
Da un punto di vista organizzativo, infine, l'utilizzo della telemedicina può portare benefici in termini di razionalizzazione della spesa sanitaria e liste d'attesa più brevi, liberando risorse da dedicare ad altre necessità.
La soluzione per la telemedicina di CGM XMEDICAL
CGM POINT OF CARE è la soluzione software di telemedicina creata da CGM XMEDICAL.
Si tratta di un sistema integrato che attraverso dispositivi medici connessi consente di realizzare esami di I e II livello (come analisi del sangue, delle urine, screening e check-up) presso strutture dedicate o direttamente al domicilio del paziente e di eseguire la refertazione remota grazie ad un sistema di telerefertazione con tool dedicati.
I dati vengono comunicati in tempo reale alla piattaforma, rendendoli disponibili agli operatori autorizzati, mentre il paziente può visualizzare facilmente il referto accedendo ad una piattaforma web.
L’obiettivo della soluzione disegnata da CGM è semplificare la relazione con gli operatori sanitari, migliorando l’accessibilità e la qualità dell’assistenza da remoto connessa con i servizi territoriali di prossimità.
I vantaggi offerti da CGM POINT OF CARE sono molteplici:
- migliora l'accessibilità alle cure anche nelle aree periferiche,
- assicura continuità terapeutica,
- permette il monitoraggio costante dello stato di salute dei pazienti,
- consente di ottimizzare le risorse diagnostiche territoriali rendendole fruibili da remoto.
CGM POINT OF CARE rappresenta una risorsa innovativa per digitalizzare e potenziare l'assistenza sanitaria sul territorio tramite un sistema di telemedicina centralizzato e integrato, nel rispetto delle linee guida del Ministero della Sanità.