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La tecnologia Cloud: un punto di svolta epocale per l'attività del medico

10 maggio 2021 | CompuGroup Medical Italia
La tecnologia Cloud: un punto di svolta epocale per l'attività del medico

La prima scintilla del cloud computing risale a circa sessanta anni fa ma la tecnologia ne ha consentito la piena applicazione solo negli ultimi 10 anni. Quali sono, concretamente, i vantaggi che questa tecnologia garantisce al lavoro quotidiano del medico di base?
 

 

Innovazione e digitalizzazione sono tra le parole chiave del nostro Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e, come citato nel testo, nonostante siano specificamente protagoniste della “Missione 1”, riguardano in realtà tutte le altre aree d’intervento del Piano.

La digitalizzazione è infatti una necessità trasversale, che coinvolge il continuo e necessario aggiornamento tecnologico in tutti i settori: energia, trasporti e logistica, scuola e università, ricerca scientifica, fino alla sanità. Campo, quest’ultimo, nel quale deve essere sviluppata nelle infrastrutture ospedaliere, nei dispositivi medici, nelle competenze e nell’aggiornamento del personale, allo scopo di garantire il miglior livello di assistenza sanitaria a tutti i cittadini.

Secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) del 2020 l’Italia si posiziona solo al 25esimo posto in Europa come livello di digitalizzazione, sia per la limitata diffusione di competenze digitali, sia per la bassa adozione di tecnologie avanzate, ad esempio le tecnologie cloud. Un risultato preoccupante che pone il nostro Paese in quartultima posizione in Europa e in ultima per competenze.

Il Cloud Computing

Oggi è di grande attualità la “nuvola informatica” che è spesso oggetto di definizioni stravaganti e interpretazioni diverse, in funzione del contesto a cui si fa riferimento. Nel linguaggio comune si intende un luogo virtuale all'interno della quale vanno a finire i nostri dati.

Le tecnologie di cloud computing (o più semplicemente "Cloud") sono ormai entrate in tutti i comparti industriali e, se fino a ieri, sembravano di esclusivo uso per le aziende di grandi dimensioni, sono ormai tecnologie mature per dare un contributo ai profondi cambiamenti nella gestione degli applicativi e di ogni attività informatica anche delle piccole e medie imprese, compresi i singoli professionisti.

In parole semplici ma un po’ più tecniche, il cloud è il sistema globale di server remoti, database e software collegati a internet i quali, operando in maniera integrata e coordinata, consentono la distribuzione di ogni genere di dato e servizio digitale. È una sorta di eco-sistema tramite il quale un fornitore mette a disposizione dei suoi utenti servizi di archiviazione, elaborazione e trasmissione dei dati fruibili, in qualsiasi momento, da ogni luogo e con qualsiasi dispositivo.

Se in passato, per fare un semplice esempio, per utilizzare qualsiasi programma o applicazione, era necessario avere il software caricato sul proprio computer, oggi si può accedere, grazie ad internet, agli stessi programmi da remoto, senza l'assillo dell'installazione, degli aggiornamenti o dei backup.

 

Un po’ di storia

In realtà il concetto di Cloud esisteva già addirittura prima di internet. In molti sostengono che la base di questa idea rivoluzionaria si debba alle intuizioni di Joseph Robnett Licklider, direttore della sezione informatica dell’agenzia federale statunitense Advanced Research Projects Agency (Arpa), a cui si deve la creazione di Arpanet, la prima rete di quattro computer creata alla fine degli anni 60, durante la Guerra Fredda, che cambiò il futuro dell’economia globale e, di conseguenza, delle società.

Licklider nel 1963, molto prima della realizzazione di Arpanet, inviò ai suoi colleghi un documento dal titolo “Memorandum for members and affiliates of the Intergalactic Computer Networks” nel quale teorizzava la possibilità di una rete Internet interplanetaria.

Nel 1968 pubblicò un articolo su “Science and Technology” sul calcolatore come dispositivo di comunicazione (The Computer as a Communication Device) nel quale predice l'uso delle reti di calcolatori da parte di gruppi legati da interessi comuni con la possibilità di collaborazione indipendentemente dalla loro localizzazione.

L’articolo inizia con una frase incredibilmente profetica: “Tra pochi anni gli uomini potranno comunicare in modo più efficace attraverso una macchina che faccia a faccia”.

Già due anni prima, però, il tecnologo canadese Douglas F. Parkhill aveva anticipato molte delle caratteristiche del cloud come lo intendiamo oggi. Nel suo libro “La sfida della Computer Utility” pubblicato nel 1966, infatti, Parkhill ipotizza l’utilizzo degli strumenti informatici come utilities, in un modello nel quale la potenza dei calcolatori e anche specifiche applicazioni potessero essere vendute come succedeva per acqua, elettricità, gas e telecomunicazioni.

La tecnologia era però ancora molto acerba e per sentir parlare per la prima volta di cloud computing bisognerà attendere la fine degli anni 90 quando il professor Ramnath Chellappa accostò la parola cloud, che era stata coniata qualche anno prima nel mondo delle telecomunicazioni per indicare i servizi erogati da operatori ai quali i clienti finali si agganciano, al mondo dei computer.

I principali vantaggi del Cloud

Il Cloud rappresenta oggi una delle soluzioni informatiche più innovative e rivoluzionarie che semplificano l’attività degli utenti, offrendo una serie di vantaggi che un software installato su pc non potrà mai garantire.

Ecco perché CGM STUDIO, software totalmente “in cloud”, rappresenta un importante punto di svolta:, non solo una piattaforma innovativa, ma un nuovo modello di attività per la sanità con la quale non solo i medici di base o i pediatri di libera scelta, ma in futuro anche gli specialisti o le strutture sanitarie potranno interagire per ottenere la piena interoperabilità dei vari operatori della salute.

La “nuvola” porta con sé una serie di vantaggi molto pratici e concreti:

1. Accesso al software e ai dati tramite diversi device

La possibilità di accedere alla cartella clinica da un semplice browser apre una serie di nuovi scenari e nuove possibilità di semplificazione del lavoro del medico di medicina generale.

Funziona un po’ come una casella email, alla quale si può accedere in qualsiasi condizione di mobilità, che si sia al lavoro o a casa, in viaggio o addirittura in vacanza.

Per entrare nel tuo software e fare tutte le operazioni che ti servono, ti bastano solo una connessione a internet, un qualunque pc, o notebook o (o un tablet  o uno smartphone) e le tue credenziali di accesso, e avrai la gestione del tuo studio, con tutti i dati dei tuoi pazienti, sempre con te, ovunque ti trovi e a qualsiasi ora del giorno e della notte.

 

2. Aggiornamenti automatici del software

I software di cartella clinica installati hanno bisogno periodicamente di essere aggiornati e, come sai bene, anche più frequentemente di altri tipi di applicazioni perché vanno aggiornate anche le varie banche dati, il prontuario farmaceutico e via dicendo.

Avere l’applicazione sulla nuvola significa avere un sistema costantemente aggiornato, senza alcun bisogno di installare nuove versioni. La necessità di tenere aggiornati i sistemi resterà un ricordo del passato, così come le perdite di tempo per aggiornare le varie postazioni o le banche dati, perché tutto avverrà automaticamente ogni volta che serve senza che tu te ne accorga.

 

3. I dati al sicuro da guasti o tentativi di furto

Uno degli aspetti più importanti da non sottovalutare mai è la protezione dei dati dei tuoi pazienti da possibili guasti o tentativi di furto, perché con un software installato non sei mai sicuro al 100%. Per questo certamente ricorri ad antivirus e firewall potenti e sempre aggiornati e ti preoccupi di effettuare spesso un backup creando copie di sicurezza.

Scegliendo un gestionale in cloud ti affidi totalmente all’azienda proprietaria del software, che usa i migliori antivirus e firewall in circolazione, tenendo i tuoi dati al sicuro, senza rischi che vengano perduti, e sempre disponibili per essere consultati.

 

4. Facilità di condivisione dei dati

Se sei abituato a lavorare in collaborazione con dei colleghi o hai degli assistenti, magari per la gestione degli appuntamenti, la soluzione cloud ti consentirà di condividere facilmente i dati e ottimizzare il lavoro di tutti.

La condivisione, infatti, è facile e immediata anche non lavorando sulle stesse postazioni o in una rete locale nello stesso studio, perché nel cloud la condivisione avviene in maniera “nativa”. I dati sono all’interno della cartella clinica che è sulla nuvola quindi ogni utente, in grado di entrare nel sistema tramite apposite credenziali, accederà agli stessi dati ovunque si trovi.

 

5. Minori costi di hardware e manutenzione on site

Utilizzare un software in cloud significa non avere problemi di compatibilità con il tuo computer. Ciò significa non solo poter scegliere liberamente quale computer e sistema operativo utilizzare (Apple, pc Windows, Linux, etc.) ma anche non temere di dover sostituire l’hardware perché non più “compatibile” con una nuova versione del software di cartella clinica.

Inoltre non sarà mai più necessario che un tecnico intervenga sul tuo pc per risolvere un problema che ha bloccato il tuo lavoro, con il rischio concreto che non sia immediatamente disponibile, provocando disagi enormi a te e ai tuoi pazienti.

Con CGM STUDIO dovrai solo preoccuparti di avere una connessione ad internet, a tutto il resto ci pensa CGM e tu potrai sfruttare al meglio il tuo tempo e la tua professionalità per la cura dei tuoi pazienti.

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