Il 20 novembre si celebra la Giornata mondiale dell’infanzia. Qual è lo stato attuale della salute infantile in Italia? Analizziamo dati recenti e scopriamo le disparità regionali nell'accesso alle cure per riflettere sul diritto alla salute e l'accesso equo alle cure per i più giovani e indifesi membri della nostra società.
65 anni di impegno a favore dei diritti dei bambini nel mondo
Il 20 novembre si celebra la Giornata mondiale dei diritti dei bambini, una ricorrenza istituita per commemorare l'adozione della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo nel 1959 e della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza nel 1989 da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questi documenti fondamentali hanno sancito i diritti inalienabili dei bambini, tra cui il diritto alla salute, all'istruzione e alla protezione.
La giornata internazionale del 20/11 serve come promemoria globale dell'importanza di appoggiare questi diritti e il ruolo chiave di medici di base e pediatri nel garantirli e promuoverli.
Il diritto alla salute dei bambini: un imperativo globale
La salute dei bambini è un indicatore essenziale del benessere di una società e un investimento per il futuro. Tuttavia, nonostante i progressi significativi nella medicina pediatrica e nelle politiche sanitarie, persistono sfide considerevoli che richiedono la nostra attenzione e il nostro impegno costante.
Il diritto alla salute è sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dall'Italia nel 1991. Questo diritto implica non solo l'accesso alle cure mediche, ma anche la promozione di condizioni di vita salutari e la prevenzione delle malattie. La realizzazione di questo diritto rimane una sfida complessa, influenzata da fattori socio-economici, geografici e culturali.
Panoramica sullo stato di salute dei bambini in Italia: i dati più recenti
Secondo il recente rapporto dell'UNICEF "La condizione dei bambini nell'Unione Europea 2024", la situazione in Italia presenta luci e ombre:
- Povertà ed esclusione sociale: 1 bambino su 4 (circa 20 milioni) nei Paesi dell'UE è a rischio di povertà o esclusione sociale, con un aumento di quasi 1 milione dal 2019.
- Obesità: l'Italia si colloca al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile nella fascia d'età 7-9 anni, con tassi appena al di sotto del 40%.
- Salute mentale: oltre 11 milioni di bambini e giovani nell'UE soffrono di problematiche legate alla salute mentale, con un'incidenza maggiore tra gli adolescenti.
- Abitudini alimentari: meno del 50% dei bambini italiani consuma quotidianamente frutta fresca, e solo il 31% consuma regolarmente verdure.
- Attività fisica: il 67% dei bambini italiani tra 6 e 9 anni va a scuola in automobile, contro una media europea del 50%.
- Inquinamento: quasi 1 bambino su 20 è esposto a livelli elevati di inquinamento da pesticidi, con potenziali effetti dannosi sulla salute e ritardi nello sviluppo.
Questi dati evidenziano la necessità di interventi mirati per migliorare la salute e il benessere dei bambini nell’Unione Europea, tenendo ben presente che anche nel nostro Paese vi sono zone e fasce di popolazione che vivono in situazioni precarie.
Accesso ai servizi di medicina per i bambini: diseguaglianze regionali nel diritto alla salute
L'accesso alle cure mediche in Italia è caratterizzato da significative disparità regionali, che minano il principio di equità nel diritto alla salute. Tali squilibri si manifestano in vari modi:
- Divario Nord-Sud: le regioni meridionali spesso registrano una minore disponibilità di servizi sanitari pediatrici specializzati e tempi di attesa più lunghi per le prestazioni.
- Distribuzione disomogenea dei pediatri: alcune aree, specialmente quelle rurali o montane, soffrono di una carenza di pediatri di libera scelta, costringendo le famiglie a percorrere lunghe distanze per accedere alle cure.
- Differenze nella qualità delle cure: la variabilità nella qualità dei servizi offerti tra le diverse regioni può portare a disparità negli esiti di salute dei bambini.
- Accesso alle tecnologie avanzate: le regioni economicamente più sviluppate tendono ad avere un accesso più rapido e diffuso alle tecnologie mediche all'avanguardia, creando un ulteriore divario nelle possibilità di diagnosi e trattamento.
- Prevenzione e screening: l'implementazione di programmi di prevenzione e screening può variare significativamente da regione a regione, influenzando la capacità di identificare precocemente potenziali problemi di salute.
Per affrontare queste disparità, è essenziale un approccio coordinato a livello nazionale che miri a standardizzare la qualità e l'accessibilità dei servizi pediatrici in tutte le regioni.
Innovazione tecnologica al servizio della salute infantile
L'adozione di soluzioni tecnologiche avanzate può contribuire significativamente a migliorare l'accesso e la qualità delle cure pediatriche. Un esempio è il software INFANTIA di CGM, progettato specificamente per supportare i pediatri nella gestione delle cartelle cliniche elettroniche e nel monitoraggio della crescita e dello sviluppo dei bambini. Questo strumento facilita una gestione più efficiente e accurata dei dati sanitari, contribuendo a una migliore continuità delle cure.
La Giornata mondiale dei diritti dei bambini ci ricorda l'importanza di garantire il diritto alla salute e l'accesso equo alle cure per tutti i bambini. Gli operatori sanitari sono determinanti per influenzare positivamente la salute e il benessere delle giovani generazioni. Con uno sforzo collettivo e coordinato potremo costruire un futuro in cui ogni bambino in Italia e nel mondo possa godere pienamente del proprio diritto alla salute.