Si chiama “World Blood Donor Day” e si celebra, su scala internazionale, il 14 giugno. Per il 2022, la giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue, si terrà a Città del Messico che riceverà il testimone direttamente dall'Italia, Paese che ha ospitato l'edizione 2021.
Un evento nella storia della medicina
La Giornata è stata istituita dall'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) nel 2005. Si celebra ogni 14 giugno, data di nascita del biologo e fisiologo austriaco Karl Landsteiner (nato a Baden nel 1868 e morto a New York nel 1943) autore della scoperta dei gruppi sanguigni A, B, AB e 0, per la quale ottenne il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 1930.
Assieme ad Alexander Wiener, Landsteiner scoprì il fattore Rh e fu anche il primo a isolare il virus della poliomielite.
È grazie alla scoperta dei gruppi sanguigni che sono state rese più sicure le trasfusioni, in precedenza rischiose, non essendo possibile stabilire se il sangue di due persone fosse o meno compatibile.
La finalità della manifestazione
L’obiettivo dell’evento è richiamare l’attenzione dei cittadini su quanto siano importanti le donazioni di sangue intero, di plasma e piastrine per i sistemi sanitari nazionali, promuovere il valore della donazione non retribuita per rafforzare la solidarietà e la coesione della comunità e, infine, sensibilizzare i governi sulla necessità di maggiori investimenti per un sistema trasfusionale sostenibile e resiliente.
I dati in Italia
L’abitudine a donare il sangue ai tempi del covid-19 ha subito tuttavia un rallentamento.
Nel 2020 infatti, le donazioni volontarie e non remunerate sono scese del 3,4%, attestandosi a circa 3 milioni. In media, una donazione di sangue ogni 10 secondi per trasfondere 1.653 pazienti al giorno.
Il numero totale di questi cittadini generosi è pari a 1,6 milioni (il 5% della popolazione potenziale). Le donne sono state 536.747, i giovani tra i 18 e i 35 anni, 478.175.
Molto significativo osservare come il 92% del totale dei donatori sia iscritto alle associazioni di volontariato.
Il messaggio del Presidente della Repubblica
L'importanza della donazione del sangue è stata sottolineata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della 88esima assemblea generale dell'Associazione volontari italiani del sangue (AVIS) il 20 maggio 2022: “La donazione di sangue fonda la sua attività sui principi della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana. La solidarietà è un caposaldo del nostro ordinamento che prevede l’anonimato e la gratuità della donazione, condizioni queste che rendono ancora più ammirevole l’attività dei volontari, svolta in silenzio e senza alcuna pretesa di riconoscimento”, ha detto il capo dello Stato.
“Mai come oggi abbiamo bisogno di diffondere, soprattutto tra i giovani, la cultura della condivisione: in questo senso la donazione di sangue è, altresì, un eccezionale strumento di integrazione, che permette, di fatto, di superare ogni differenza”, ha concluso Mattarella.