Con l'arrivo del 2023, ci si sarebbe aspettato l’annunciato l'obbligo della fatturazione elettronica per tutte le prestazioni sanitarie gestite attraverso il sistema della Tessera Sanitaria ed invece anche per quest’anno è stato confermato il divieto di emissione della fattura in formato elettronico per tutti i soggetti tenuti all'invio dei dati al Sistema TS.
Il testo, confermato con il Decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 dicembre scorso, recita:
“Per i periodi d’imposta 2019, 2020, 2021 e 2022, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, ai sensi dell’articolo 3, commi 3 e 4, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, e dei relativi decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, non possono emettere fatture elettroniche ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare al Sistema tessera sanitaria”.
La proroga era già nell’aria
La fattura elettronica obbligatoria doveva partire a gennaio ma il dialogo del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili con le Istituzioni ha di fatto confermato l’esonero per il settore sanitario, così come è avvenuto lo scorso anno.
Il nodo continua a essere sempre lo stesso: la necessità di garantire un'adeguata protezione dei dati dei pazienti in linea con le disposizioni di legge sulla privacy (GDPR). Restano pertanto irrisolte le criticità sul piano della gestione dei dati sensibili in ambito sanitario.
Trasmissione al Sistema TS: le nuove date 2023
Le date da non dimenticare per la trasmissione delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria sono:
- 31/01/2023: scadenza per l’invio delle spese del secondo semestre 2022
- 30/09/2023: scadenza per l’invio delle spese del primo semestre 2023
- 31/01/2024: scadenza per l’invio delle spese del secondo semestre 2023
Prorogata quindi per tutto il 2023 la regola della trasmissione semestrale dei dati delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria, per cui anche qui nulla cambia rispetto all’anno scorso e rinviata ancora la scadenza dell’invio mensile.